“Nati con gli scarponi da sci ai piedi”, ossia l'Austria, il Tirolo, i bambini, e lo sci
Mai un detto è stato cosi veritiero. Che lo sci in Austria sia lo sport nazionale è cosa nota, ma in Tirolo è molto di piu, è uno stile di vita.
Personalmente, definisco i tirolesi come “sportivi-compulsivi”,
nel senso che sono veri e propri maniaci dello sport, e lo sci è senza dubbio
il loro primo interesse.
I bambini vivono il contatto con la neve sin da neonati,
quando avvolti nelle loro tutone
termiche fanno la prima comparsa sulle piste da sci, qualunque sia la
temperatura esterna (presente la tipica domanda da mamma italiana: “quanti anni devo aspettare per portare mio figlio sulla neve?”…)
Una volta in grado di reggersi la testa sulle spalle è il
momento del loro primo giro di perlustrazione sulle piste del Kinderland,
solitamente in braccio a papà. E l'anno successivo eccoli pronti per gli sci
di plastica, sui quali trascorrono le loro domeniche fino al raggiungimento
dell'età dell'emancipazione sciistica, attorno ai tre anni.
Dal primo anno di Kindergarten infatti, ogni scuola materna
del Tirolo organizza un corso di sci, che dura una settimana e si svolge in uno
dei tanti comprensori della zona, per cifre che in Italia sarebbero
naturalmente impensabili. Durante il corso, i genitori non si devono
preoccupare di nulla se non della propria integrità psicologica nel sapere il
proprio figlio poco più che treenne in cima a una montagna, su un paio di sci,
e magari sotto alla tempesta di neve con -20°; ma questi sono dettagli
insignificanti per una vera mamma tirolese!
Cosi la scuola si occupa del trasporto, del corso, della merenda
e del recapitare i bambini distrutti in tempo per il pranzo. Il venerdì invece,
l'ultimo giorno di corso, viene generalmente organizzata una sorta di “gara”
con partenza e arrivo, in cui ogni bambino riceve l'immancabile e attesissima medaglia (a questa gara assistiamo anche noi genitori).
Naturalmente è necessario possedere tutta l´attrezzatura, che
qui ci si procura facilmente agli innumerevoli mercatini dell'usato, dove costa
meno acquistarla che noleggiarla per una settimana.
I bambini la mattina vanno portati a scuola già pronti,
imbacuccati, col casco in testa e gli scarponi ai piedi. Tutto ciò entro le ore 8. Di mattina.
Ho sempre guardato con
ammirazione quei piccoli nanetti colorati in fila per tre col resto di due,
pensando che se dovessi affrontare io una settimana del genere a 32 anni
suonati, con le temperature del gennaio tirolese, probabilmente appenderei gli
scarponi al chiodo!
La mia ammirazione è ancora più grande nei confronti delle maestre, che col loro inconfondibile sorriso stampato si portano appresso un'orda di piccoli sciatori in erba, in grado di passare nel giro di un minuto dall'eccitazione totale al tentativo di suicidio, dalla fame disperata al bisogno del bagno o alla voglia di mamma…che coraggio! Ma questo è niente, perchè loro, poco più che ventenni (e a quanto pare non è un caso!), nel frattempo devono anche fotografare e filmare per la gioia delle mamme e al fine della realizzazione dell'impeccabile cd di fine anno. Ah, e il venerdì si presentano anche munite di trombette e striscioni per il tifo!
La mia ammirazione è ancora più grande nei confronti delle maestre, che col loro inconfondibile sorriso stampato si portano appresso un'orda di piccoli sciatori in erba, in grado di passare nel giro di un minuto dall'eccitazione totale al tentativo di suicidio, dalla fame disperata al bisogno del bagno o alla voglia di mamma…che coraggio! Ma questo è niente, perchè loro, poco più che ventenni (e a quanto pare non è un caso!), nel frattempo devono anche fotografare e filmare per la gioia delle mamme e al fine della realizzazione dell'impeccabile cd di fine anno. Ah, e il venerdì si presentano anche munite di trombette e striscioni per il tifo!
Insomma, una vera e propria avventura che i bambini
aspettano con ansia e trepidazione e le mamme anche (dipende che tipo di ansia
e trepidazione!).
Una volta giunti alla scuola elementare il piccolo tirolese è ormai uno sciatore esperto, in grado di affrontare ogni pista, e di
destreggiarsi nelle prime acrobazie e nei primi fuori pista.
Ma non pensate che le nuove sfide siano ormai alle spalle! Infatti
per la tipica famiglia austriaca sci-ossessivo-compulsiva è giunta l'ora di
far provare al figlio la nuova frontiera dello sci: lo sci-alpinismo.
Si tratta di quella simpatica disciplina che prevede la risalita della
montagna con gli sci ai piedi, mediante un attacco mobile sul tallone, che può
essere bloccato una volta giunti in cima, per permettere la discesa. Praticamente
una pazzia!
Ed ecco che mentre sei in cabinovia, cominci a notare questi
omini, piccoli perchè sono lontani sotto di te, e mentre tu stai comodamente
seduta, loro sudano, bruciano, barcollano ma non mollano, quasi sempre in
maglietta a maniche corte (i gradi sono sempre -20°), e tu ti chiedi perchè.
Ma se va bene a loro perchè tu dovresti farti dei problemi?! E allora sorridi e torni
felicemente a ignorarli.
Naturalmente, tutta questa storia dello sci alpinismo
prevede una propria attrezzatura particolare: dagli sci e scarponi all'abbigliamento;
ma questo non è certo un problema per chi in garage ha almeno tre o quattro
paia di sci e una tavola da snowboard! A proposito, non vi ho parlato del free-ride,
che qui è un'altra disciplina immancabile per i bambini in età da elementari.
Ma tralascio questo dettaglio e vi invito a guardarvi attorno se farete un giro
sulle piste da queste parti.
Da qui a fare lo sci alpinismo ci passerà almeno un'altra vita.
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