La scuola primaria in Austria: il nostro primo anno

La classe di mia figlia
Quando parlo di scuola in Austria, naturalmente non posso permettermi di parlare del sistema scolastico in assoluto, mi limito a parlare della nostra personale esperienza, con qualche conoscenza in più acquisita leggendo.



Per poter scrivere un post più esaustivo e corretto, ho parlato con la maestra di mia figlia, che mi ha gentilmente concesso un'ora del suo tempo per raccontarmi il suo punto di vista.


Il guardaroba all'ingresso

In Austria la formazione degli insegnanti si divide fondamentalmente in due categorie: gli insegnanti di scuola primaria, della nuova scuola media e delle scuole secondarie professionali o tecniche si laureano alla Pädagogische Hochschule, un'accademia della durata di quattro anni che comprende formazione pedagogica, scientifica e culturale, oltre che una serie di tirocini sul campo; gli insegnanti del liceo invece si laureano in appositi corsi universitari.

Dopo la laurea, gli insegnanti si iscrivono a un registro gestito dal Land (la regione), che poi si occupa di rendere note le posizioni vacanti, così che gli interessati possano candidarsi. La decisione su chi assumere è presa dal settore istruzione, diviso per distretti a seconda delle scuole, e la direzione dei singoli istituti può esprimere la propria preferenza.



La giovane insegnante di mia figlia è alla sua prima esperienza da insegnate principale. Ha ottenuto la sua prima cattedra a 29 anni, dopo 3 anni di ruoli secondari, ed è entusiasta del suo lavoro!



Ho chiesto alla maestra quanta libertà ha nel decidere come gestire la sua classe, e lei mi ha risposto che ne ha molta, in quanto per la nostra direttrice sono importanti gli obiettivi da raggiungere, il metodo invece lo può decidere il singolo insegnante. 

Lavoro in stazioni: tagliare e incollare pezzi di giornale per formare una lettera


A proposito di metodo, mi ha molto incuriosito il sistema a “stazioni” di cui spesso mi aveva raccontato mia figlia. Si tratta di un metodo alternativo alla classica lezione frontale, che consiste nella partecipazione attiva dei bambini durante la spiegazione di un determinato argomento. Se ad esempio si impara la parola sole, i bambini si dividono in gruppi, ognuno dei quali lavora su una singola “stazione” di apprendimento della parola: alcuni la scrivono al computer, altri tagliano e incollano pezzi di giornale, altri formano la parola impastando le lettere con il didò (per la motricità fine), altri la scrivono con i timbri, altri ancora devono fare una corsa in corridoio e andare a scriverla su un foglio senza dimenticarla. In questo modo apprendere diventa un gioco, e nemmeno troppo statico.



Un'altra cosa che mi ha colpito è che la maestra non corregge il lavoro fatto dai bambini, ma mette a disposizione le soluzioni, affinchè ognuno alla fine possa controllare da solo, al fine di favorire l'autonomia.

Lavagna tipo Montessori



L'insegnante in questione è la cosiddetta maestra principale, e insegna tedesco e matematica, che sono le materie più importanti. Tutte le altre materie in Austria sono gestite da un'altra insegnante, e accorpate in una materia chiamata Sachunterricht.

La Sachunterricht è un insegnamento interdisciplinare, in cui i bambini non imparano per materie, ma per argomenti: ad esempio, si affronta l'argomento “animale preferito”, che viene sviluppato dal punto di vista visivo (tramite il disegno, la pittura, …), dal punto di vista geografico (dove vive), e dal punto di vista scientifico (com'è fatto). Quest'ultimo aspetto è vissuto soprattutto in modo pratico, attraverso gite ed esperimenti; nel caso degli animali, la maestra ha portato i bambini in una fattoria a vedere gli animali da vicino.

Lo scopo di questa materia è di permettere ai bambini di arrivare alla teoria attraverso la pratica, e di imparare a costruire i collegamenti tra le varie discipline che toccano un certo argomento, oltre a risvegliare creatività ed interesse personale.

Un progetto molto interessante di quest'anno è stato lo studio degli animali attraverso alcuni capolavori della letteratura per bambini, come Il bruco maisazio e Elmer elefante variopinto (i cui insegnamenti vanno ben oltre l'animale stesso!).

La lingua inglese viene insegnata allo stesso modo, non durante un'ora dedicata, ma sempre in modo interdisciplinare, attraverso canzoni e video.

Sachunterricht: il progetto Elmer


Una materia nuova per noi italiani è il Werken, che si potrebbe tradurre come educazione tecnica. I bambini imparano a usare sega, chiodi, martello, ago e filo, realizzando una serie di opere che sinceramente io stessa non saprei nemmeno incominciare! Questa materia viene gestita da un'insegnate a parte, e si svolge in un laboratorio attrezzato.



Religione è facoltativa (in alcune scuole si può scegliere tra varie religioni), e, se scelta, udite udite…comprende il nostro catechismo! Che quindi non esiste come istituzione esterna. Inutile sottolineare la comodità per i genitori dei bambini che se ne avvalgono! Nonostante l'ufficiale laicità della scuola austriaca, devo dire che il cattolicesimo gioca un ruolo importante, basti pensare che l'anno scolastico si apre e si conclude con una messa in chiesa! O che il concerto di natale è a sfondo religioso. D'altra parte, devo dire che la cosa per il momento viene vissuta pacificamente da tutti (almeno qui).

Il concerto di natale


Un punto molto importante nella scuola austriaca è certamente la lettura. In particolare, il Land Tirolo fornisce un “marchio di qualità” alle scuole primarie che si impegnano particolarmente nell'incentivare la lettura.

Anzitutto, il nuovo metodo utilizzato in prima elementare è denominato “scrivere mediante la lettura” (schreiben durch lesen) e prevede appunto che i bambini imparino prima a leggere che a scrivere. La scrittura si lascia sviluppare piuttosto autonomamente, secondo i suoni percepiti e le lettere imparate; i bambini all'inizio sono liberi di scrivere le prime parole come riescono, e gli errori non vengono nemmeno corretti, fino al punto in cui è il bambino stesso a scrivere correttamente sillabe e parole imparate leggendo.

Molto importante è anche la lettura ad alta voce (vorlesen) fatta dagli adulti, attraverso la quale i bambini imparano a leggere correttamente, ad ascoltare, e a lasciare libera la fantasia. Da questo punto di vista, mi è piaciuto molto un progetto della maestra di mia figlia: la Märchenstunde, l'ora delle fiabe. Al venerdì mattina, nella prima ora, ogni bambino prende il proprio “kit-lettura”, consistente in copertina, cuscino e peluche, si accomoda sul pavimento (di legno) e ascolta la maestra leggere una fiaba. Al termine della lettura, ogni bambino, a turno, può portare a casa il “magico libro delle fiabe” e disegnare la storia ascoltata. 

Materassi e cuscini per la lettura


Il momento preferito da mia figlia è sicuramente il Morgenkreis, il cerchio del mattino, che si svolge al lunedì durante la prima ora, e in cui i bambini, a turno, sono liberi di raccontare cosa hanno fatto nel weekend, o qualsiasi altra cosa vogliano raccontare o mostrare. Mia figlia si lamenta sempre di quanto il momento dedicato al cerchio sia breve, e mi dice che lei vorrebbe parlare per tutta l'ora!



Due argomenti “spinosi” che ho voluto affrontare nel mio colloquio con la maestra sono i compiti a casa e i voti. Inizio da questi ultimi. L'Austria si sta sempre più orientando verso valutazioni alternative alle votazioni tradizionali: ci sono già più di 2000 scuole in cui non ci sono voti per i primi tre anni di primaria, e la nostra è una di queste. Per tre anni mia figlia riceverà una pagella come quella appena vista, ossia con una serie di obiettivi elencati per materie, e una valutazione divisa in tre livelli: obiettivo raggiunto, raggiunto in parte, obiettivo non raggiunto. La valutazione numerica viene quindi rimandata, per favorire un clima più cooperativo che competitivo. I compiti durante l'anno vengono valutati con smileys e stickers.



A proposito di compiti. Come per i voti, la decisione finale spetta ai singoli insegnanti, ma anche qui va detto che esiste una tendenza generale, che è quella di darne molto pochi. Come tutti sappiamo, la funzione principale dei compiti è quella di fissare i concetti imparati in classe, ma, secondo la maestra di mia figlia, non devono oberare il bambino fino al punto di togliere la motivazione. La motivazione rimane sempre il motore principale che questa scuola si prefissa di raggiungere. Durante le vacanze invece niente compiti, solo qualche “raccomandazione” di esercizi tipo “settimana enigmistica” da svolgere ogni 2-3 settimane e di libri da leggere a piacere. Il sistema pare funzionare bene e nessun genitore che ho conosciuto si sognerebbe di chiedere più compiti!

A partire dalla classe terza circa, si usa dare i “compiti settimanali”, ossia un certo numero di compiti da svolgere entro una settimana, che il bambino si gestisce in autonomia.

La palestra della scuola


A questo punto devo fare qualche ultima precisazione generale sulla scuola in Austria, che divido per punti

  1. La scuola primaria dura quattro anni, e si può frequentare a partire dai 6 anni compiuti entro il 31 agosto. Ho scritto si può e non si deve non a caso, vedi punto successivo.
  2. I bambini durante l'ultimo anno di Kindergarten (scuola dell'infanzia) vengono sottoposti a un “test”: trascorrono una mezza giornata a scuola, dove, come un gioco, partecipano ad alcune attività finalizzate a capire la maturità sociale, psicologica, emozionale e cognitiva del bambino. Se alcuni aspetti vengono considerati troppo poco sviluppati per affrontare la scuola, di comune accordo coi genitori si può optare per un altro anno di Kindergarten, oppure per un anno di Vorschule, una sorta di anno intermedio, in cui i bambini stanno a scuola ma frequentano solo alcune lezioni e continuano a giocare per la maggior parte del tempo. Sottolineo che in Austria la fretta di iniziare la scuola non esiste, in classe da mia figlia due bambini molto vivaci hanno iniziato a 7 anni e mezzo.
  3. La scuola in Austria dura solo 4 o 5 ore la mattina, dalle 8.00 alle 11/12.00, dal lunedì al venerdì, e non prevede il pranzo. Pranzo e pomeriggio sono organizzati su base discrezionale dai doposcuola, gestiti dai comuni autonomamente; sono facoltativi e a pagamento. Per i genitori lavoratori è previsto un rimborso del costo pomeridiano, in base al reddito. Al doposcuola i bambini fanno i compiti, poi svolgono attività ricreative/sportive.
  4. Esiste l'ora di recupero per i bambini in difficoltà, durante la quale gli altri approfondiscono alcuni argomenti. Ciò non è visto come discriminatorio, ameno qui.
  5. Ginnastica si svolge tre volte la settimana, in palestra. Si usano le scarpe da ginnastica artistica. Il ministro dello sport ha proposto di estendere l'ora di ginnastica a cinque volte la settimana, ossia un'ora ogni giorno.
  6. A scuola si sta in ciabatte. I bambini lasciano le scarpe nel guardaroba all'ingresso (insieme a giacche e co.), e indossano delle ciabatte tipo Birkenstock, considerate più comode, ergonomiche e igieniche.
  7. I bambini austriaci vengono abituati a “fare da soli”: già in prima iniziano ad andare a scuola da soli, e fanno i compiti da soli. L'aiuto dei genitori non è previsto!
  8. La lista col materiale da comprare viene spedita alle famiglie durante l'ultimo anno di Kindergarten, e insieme agli assegni familiari vengono dati 100€ in più nel mese di settembre per l'acquisto del materiale stesso. I singoli Land poi gestiscono l'erogazione di aiuti ulteriori per le famiglie a basso reddito. I libri sono gratuiti.
  9. Le vacanze durante l'anno sono abbastanza numerose e così distribuite: una settimana tra fine ottobre e inizio novembre (ferie autunnali), due settimane a natale, una settimana a febbraio, dieci giorni per pasqua, poi ci sono le vacanze di pentecoste a giugno e altri due ponti lunghi tra maggio e giugno in occasione di altre festività religiose. Le vacanze estive durano 8 settimane, durante le quali i doposcuola organizzano i centri estivi per quasi tutta la durata delle ferie (in media chiudono 2-3 settimane, ma dipende dalle singole organizzazioni). Questi centri estivi hanno un costo abbastanza contenuto, da noi circa 70€ a settimana. Anche in questo caso sono previsti rimborsi per le famiglie a basso reddito, gestiti sempre dai Land.
  10. Esiste il “medico della scuola”, che una volta l'anno controlla i bambini e consiglia eventuali visite specialistiche. Da noi una volta al mese arriva anche il dentista, che insegna come lavare i denti, cosa è meglio mangiare e cosa no per la salute dei denti, consegna spazzolino e dentifricio, e una volta l'anno controlla lo stato dei denti dei bambini e compila un rapporto per i genitori.

    Mia figlia e le sue amiche vanno a scuola da sole
     
    Le scarpine da ginnastica e le ciabatte
La classe di mia figlia al corso di sci

Potrei raccontarvi delle ore facoltative di musica in cui si impara a suonare uno strumento musicale, o che nella pausa dalle lezioni i bambini escono in giardino anche con la neve, del corso di sci della scuola, o ancora del tanto discusso passaggio dalle elementari al liceo. Di quest'ultimo mi riservo di parlare più avanti, e del resto scriverò l'anno prossimo, in cui cercherò di aggiornarvi sul nostro percorso scolastico in terra austriaca!



Nel complesso, siamo contenti di questa scuola, che, con tutti i suoi difetti, dà comunque l'impressione di un sistema tutt'altro che statico e fermo su principi del dopoguerra.

Per approfondimenti vi rimando ai miei post sul secondo anno di scuola e sul colloquio bambino-genitori-insegnante.

Il salottino nel salone della scuola

Un must: il biliardino

Il corridoio



Commenti

  1. Grazie, una buona spiegazione! Mi piace soprattutto il fatto che diano pochi compiti, che restino a scuola in ciabatte e che si dia importanza all'autonomia!

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