La scuola primaria in Austria: inizia la seconda!


Ancora una volta è cominciata la scuola, e mia figlia ha iniziato la seconda elementare. Confermo che i due mesi di vacanza senza nessun compito non hanno provocato né danni irreversibili né rallentamenti!

Come ogni anno, noi genitori abbiamo partecipato a una riunione con l'insegnante, che ci ha illustrato le novità per l'anno scolastico. Voglio condividerle con voi scrivendo questo post, perché alcune mi sembrano davvero utili.

Le regole


Le regole in Austria si potrebbero quasi definire il fondamento dello stato! Senza neanche troppo esagerare. Se c'è una regola, va semplicemente rispettata, e lo si impara fin da piccoli.
Mentre al Kindergarten le regole erano soltanto un “quadro”, cioè una cornice di paletti da non superare, ma entro la quale vi era libertà quasi totale, alle elementari è diverso. Ecco le regole della nostra classe:


  1. Saluti: in Austria questo aspetto formale dell'educazione è davvero importante. Per loro salutare una persona significa dare la mano, e persino i bambini di 2-3 anni cominciano a farlo. 
  2. Ascolto: saper ascoltare dovrebbe essere un valore universale, su questo non mi dilungo.
  3. Compiti: qui da noi i compiti sono responsabilità dei bambini, non del genitore, il quale può aiutare su richiesta, ma neanche troppo. Le correzioni invece sono vietate…se il bambino sbaglia significa che la maestra il giorno dopo ritornerà sull´argomento (aggiungo che il numero limitato degli alunni per classe aiuta in tal senso).
  4. Pensare prima di parlare: questo è sempre stato un mio difetto, per cui questa regola non mi dispiace affatto! Non è mai troppo presto per impararla.
  5. Rifiuti: in Austria il tema rifiuti è piuttosto importante, soprattutto differenziarli, e si comincia sin dal Kindergarten.
  6. Fare i servizi: per servizi si intendono piccoli lavoretti per tenere in ordine la classe. Questo aspetto lo approfondisco di seguito.


I servizi


Nella nostra classe i bambini si dovranno occupare di alcuni “lavoretti” per tenere l'ambiente ordinato e pulito, e soprattutto per imparare la collaborazione. La maestra ha creato un cartellone, dove questi lavori sono indicati, e ogni bambino ha un cartellino con il proprio nome, accanto al lavoro che dovrà svolgere per quella settimana.

I servizi da svolgere sono: distribuire e raccogliere libri e quaderni (vengono sempre lasciati a scuola), cambiare la data alla lavagna, pattume…, pulire la lavagna, servizio oggetti smarriti, servizio pulizia post merenda, riordino giochi (in classe sono presenti costruzioni e altri giochi simili utilizzabili nelle pause), raccolta carta dal pavimento, servizio di “assistenza” se qualcuno non sta bene.

Certo, non siamo a livelli delle scuole giapponesi, dove i bambini puliscono il pavimento, ma mi sembra davvero un compromesso interessante per promuovere lo spirito di collaborazione e anche la cura per l'ambiente che ci circonda.




Lettura


Ogni anno la classe partecipa a un progetto lettura. L'anno scorso la maestra leggeva ogni venerdì una favola classica ai bambini, che la ascoltavano sdraiati sui materassi sul pavimento, con tanto di copertina e peluches! Poi a turno potevano disegnare quanto ascoltato sul “libro magico”. Quest'anno ancora non sappiamo quale sarà il progetto lettura, per il momento ogni bambino è stato invitato a portare sempre con sé un libro che ama leggere. La classe si reca periodicamente anche nella vicina biblioteca.

Passaporto lettura e calcolo


Per rafforzare le capacità di lettura e calcolo la maestra ritiene che il metodo migliore sia la motivazione. Per questo ha creato il “passaporto lettura e calcolo”: si tratta di un cartellino da portare a casa, e compilare ogni qual volta il bambino decida di leggere un libro per dieci minuti, e/o di fare con un genitore dieci minuti di calcoli a mente. Il genitore poi scriverà la data e firmerà la conferma di lettura e/o calcolo. Ogni passaporto finito di compilare, dà diritto a un “attestato” del bravo alunno. E ogni due attestati ricevuti, il bambino ha diritto a un premio simbolico.

Questo sistema dei “premi” e incentivi lo utilizzano anche al doposcuola, e ho già avuto modo di verificare che funziona molto più di qualsiasi imposizione!


Circle-time


Il circle-time è un metodo didattico nato negli anni 70, che in Austria è usato molto, dal Kindergarten alle elementari. Nella nostra classe si fa ogni lunedì: i bambini si mettono in cerchio con la maestra, perché tutti i componenti del cerchio sono a pari livello, e possono raccontare cosa hanno fatto nel weekend. Mia figlia ha sempre adorato il circle-time, che risulta un metodo efficacissimo per favorire la conoscenza reciproca, la comunicazione, la libera espressione, l'individualità e la risoluzione della conflittualità. Durante il circle-time ogni bambino, a turno, tiene in mano il “mangiapensieri”…di cui vi parlo di seguito.

Il mangiapensieri


In tedesco di chiama Sorgenfresser, letteralmente “mangia preoccupazioni” o appunto “pensieri”. È una serie di peluche ideati in Germania e molto diffusi anche in Austria, che al posto della bocca hanno una zip, dentro cui i bambini possono chiudere le proprie paure, che vengono “inghiottite dal peluche”. Io lo trovo geniale! In classe da mia figlia ne hanno uno, si chiama Pam, e oltre a scandire il turno nel circle-time svolge anche il suo ruolo di mangiapensieri in caso di necessità.



Cassetta delle lettere


Oltre al circle-time e al mangiapensieri, per esprimersi al meglio i bambini hanno la possibilità di imbucare una lettera nella cassetta che si trova all'entrata, quando ad esempio non hanno il coraggio di rivolgersi direttamente a un compagno o alla maestra. Ovviamente la lettera può essere anonima. Anche questo lo trovo uno strumento utilissimo nel contrastare eventuali problemi “nascosti”.

Quaderno delle lodi


Sempre con lo scopo di promuovere l'interesse verso la scuola attraverso la motivazione, la maestra ha dato a ogni bambino un “quaderno delle lodi”, ossia un quadernino dove si possono incollare e collezionare dei cartoncini che lodano l'alunno che ha svolto bene un compito, che è stato particolarmente bravo, o che ha aiutato i compagni. Ricordo che durante i primi tre anni di elementari non ci saranno voti, ma solo “valutazioni” a parole.





Ho già detto che siamo molto contenti di questa scuola, dell'insegnante, del clima di collaborazione e di dinamicità che si respira, dell'attenzione verso i singoli e anche verso i talenti, ma soprattutto dell'atteggiamento positivo che finora nostra figlia ha dimostrato.

Speriamo di continuare così, nel frattempo la scuola si prepara al Wandertag della settimana prossima: la tradizionale gita annuale nel bosco. Perché non si impara solo dai libri…

Per ulteriori dettagli sulla scuola elementare in Austria vi rimando al mio post dedicato, o al mio racconto sulla modalità di colloqio bambino-genitori-insegnante.



Commenti

  1. Sono una maestra italiana. Non vedo molte differenze rispetto a quello che si fa in Italia. La grossa differenza sono i compiti per le vacanze. Noi abbiamo tre mesi di vacanza e un po' di ripasso é utile. Però c'e da riflettere...

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