Le piscine indoor in Austria: le cosiddette "oasi del relax"



In Austria, come sapete, non c'è il mare. E fa freddo. Come in altri paesi analoghi, anche qui si tenta di sopperire a queste mancanze con le piscine.

A Innsbruck ci sono tre piscine comunali, e una di queste è stata concepita per nuotare. Potrebbe sembrare scontato, ma qui normalmente non si va in piscina per nuotare, ma per rilassarsi!
Questa piscina "sportiva", come la chiamano qui, ha una caratteristica più unica che rara: la divisione in corsie. In quelle più interne è possibile vedere qualcuno effettivamente equipaggiato con abbigliamento da nuoto: costume intero o comunque sportivo, occhialini e cuffia. Spostandosi nelle corsie laterali, quelle "lente" per intenderci, il costume sportivo scompare a vantaggio del bikini, la cuffia latita (infatti non è obbligatoria) e non è raro vedere signore fare avanti-indietro a rana truccate di tutto punto, con gli orecchini e magari gli occhiali da vista.
Attorno a questa vasca principale c'è una doppia fila di sdrai da spiaggia, dove gli austriaci si rilassano dopo la nuotata sul telo da mare, con un bel libro da leggere. Non mancano mai la vasca dei bambini, la sauna, il bar e la terrazza estiva per prendere il sole.


La seconda piscina è più o meno analoga alla prima, fatta eccezione per le corsie, che qui non ci sono. La prima volta che mi sono avvicinata alla vasca principale di questa piscina sono rimasta ferma sul bordo per dieci minuti, cercando di capire come fare per riuscire a completare almeno una vasca senza scontrarmi con tutti gli altri "nuotatori", in traiettoria libera. Alla fine ho deciso di fare come loro, ossia avanti tutta e occhi semi chiusi, la gente ti evita e, non si sa bene come, arrivi incolume all'altra sponda.



L'ultima piscina comunale è quella più recente, si trova nel villaggio olimpico di Innsbruck ed è meta irrinunciabile delle famiglie locali in caso di maltempo. Oltre alla solita vasca senza corsie, senza cuffia, senza costume sportivo, con orecchini, occhiali, trucco e messa in piega, c'è anche l'idromassaggio, sia all'interno che all'esterno, in una bella vasca tonda outdoor con la corrente, per nuotare più "rilassati". Questa è assolutamente la mia preferita, d'inverno mentre nevica è bellissimo stare ammollo all'aperto nella zona idromassaggio, che al buio si illumina con la cromoterapia. Inoltre, c'è una vasca per bimbi piccoli da 0 a 12 mesi e una vasca per bambini più grandi, e due lunghi scivoli a spirale. In questa piscina, come in tutte le piscine per famiglie, sono a disposizione passeggini reclinabili. Naturalmente non può mancare la sauna. Ma la cosa che mi ha lasciato più stupita è il prezzo: con lo sconto famiglie del 20% un adulto e un bambino sopra i 6 anni pagano all'incirca 7,00 €!


Oltre a queste tre piscine ce ne sono diverse in zona, non gestite dal comune ma da privati, in cui l'accoglienza alle famiglie è ancora maggiore: troviamo molti più giochi nella vasca dei piccoli, fontane, idromassaggio ovunque, diversi tipi di sauna (dalla finlandese alla bio-sauna, passando per la keto-sauna), centro benessere e l'ingresso viene gestito con un comodissimo orologio passepartout. Il tutto per un prezzo che per un adulto e un bambino sopra i 6 anni è inferiore ai 10,00 €!

Ma non è finita qui. Oltre a queste piscine, definite "oasi" nel linguaggio locale, ci sono anche le terme. Vicino a Innsbruck ce ne sono due, a circa 40 minuti di strada, e rispecchiano lo stesso concetto di parco acquatico indoor-outdoor, ma in acqua termale. Le strutture sono modernissime e i servizi molteplici: divertimento per tutta la famiglia, ristorazione, pernottamento, centro benessere e medico, servizio baby-sitting. Anche qui il prezzo è super competitivo!


Tutte queste "oasi del relax" indoor hanno due caratteristiche in comune che potrebbero scioccare un italiano molto più del bikini in corsia o della signora che nuota a rana con gli orecchini di perle: le ciabatte non sono molto utilizzate, forse gli unici che le usano sono gli italiani! Io ovviamente per deformazione culturale non riesco a togliermele, ma mi sento effettivamente un pesce fuor d'acqua, per rimanere in tema! Evidentemente i pavimenti e le persone hanno un altro concetto di igiene e pulizia. L'altra particolarità sono gli spogliatoi: sempre in comune maschi-femmine! Devo ammettere che questo è stato l'aspetto che mi ha messo più in difficoltà. Tutti si spogliano e si cambiano con la più naturale scioltezza, facendosi assolutamente gli affari propri, come del resto vuole la mentalità austriaca. Per quanto mi riguarda, mi precipito sempre nella prima cabina libera che trovo, e se non c'è tocca usare il vecchio metodo da spiaggia dell'asciugamano!

Delle piscine all'aperto vi parlerò più avanti...












Commenti

Post più popolari